Anzio - Qualche miglioramento alle Grotte di Nerone dopo l´ordinanza del sindaco. Ma è necessario un intervento radicale.
15-07-2018 20:43 - notizie locali
Va un plauso all´ordinanza n.15 con cui il neosindaco di Anzio De Angelis ha posto mano alla situazione indecorosa dell´area archeologica delle Grotte di Nerone ripetutamente abusata dai bagnanti.
L´iniziativa risponde a un sentimento di sdegno generale che, ci si consenta di sottolineare, anche la denuncia di Cittainsieme di 15 giorni fa ha contribuito a suscitare; l´ordinanza infatti segue di circa una settimana quella nostra denuncia.
Con dei cartelli affissi lungo la spiaggia le persone sono state avvertite e diffidate dal calpestare, bivaccare e compromettere in alcun modo i resti archeologici.
Si tratta infatti di muri, spazi e strutture di antichissime costruzioni che sono arrivate a noi da 2000 anni di distanza e delle quali abbiamo noi ora la responsabilità di assicurare la sopravvivenza per tramandarle ai nostri figli e nipoti.
Ed oggi 15 luglio, ancora di domenica e alla stessa ora del sopralluogo che facemmo a inizio mese, siamo tornati alle Grotte di Nerone per verificare come andavano le cose dopo l´ordinanza.
Ne abbiamo tratto una breve fotosequenza.
Alle 9.45 abbiamo riscontrato un obiettivo miglioramento della situazione: i bagnanti si astenevano dall´invadere gli spazi archeologici dislocandosi nella strettissima fascia di arenile disponibile in quel punto.
Solo pochi accenni di trasgressione: una signora anziana che aveva sistemato la sua seggiolina nell´unico spicchio d´ombra, peccato che fosse quello offerto dallo sperone della Prima Grotta Ovest e che per sistemarcisi la signora sia passata tranquillamente sui fori delle palificazioni romane (a proposito, un buontempone ha pensato bene di infiggere in uno di questi un mezzo tronco d´albero a mo´ di stenditoio da campeggio!); oppure la giovane famigliola che pur stando sulla sabbia aveva disposto ad asciugare una intera attrezzatura subacquea sui muretti delle piscinule alle sue spalle.
Si intuiva quindi che la forza dei cartelli (consistenti purtroppo in semplici riproduzioni in formato A4 dell´ordinanza che risultano davvero poco leggibili affisse come sono in alto su paletti di legno) avrebbe presto ceduto sotto la pressione della massa di persone in aumento col procedere delle ore.
E così è stato.
La folla ha presto debordato tornando a occupare gli spazi vietati.
Provvidenziale quindi l´intervento intorno alle 13 della polizia locale che ha diffidato i trasgressori e ha (finalmente) steso un nastro biancorosso per delimitare l´area.
Diciamo subito che neppure tale buona volontà è bastata: nonappena allontanatasi la vigilanza diverse persone hanno rivalicato il limite vantandosi con strafottenza di sapere che "per ora i vigili non torneranno di sicuro".
Vogliamo offrire ancora spazio a simili furbetti?
Prendiamo il coraggio a due mani e stabiliamo una sorveglianza più assidua, almeno fino a che non sia chiaro a tutti che lì non si può stare.
Mettiamo dei cartelli più chiari. E facciamo al più presto quello che da anni viene suggerito: una passerella attrezzata che colleghi i due stabilimenti adiacenti alle Grotte e che permetta di osservare senza far danni queste testimonianze preziose che ci devono portar soldi e cultura non mal di fegato.
A titolo di esempio riportiamo qui sotto la proposta che il Comitato Tutela Villa e Grotte di Nerone elaborò due anni orsono dopo la campagna di promozione condotta nell´ambito del concorso Luoghi del Cuore bandito dal FAI- Fondo Ambiente Italiano. Un contributo da tenere presente.
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