Da martedì 21 agosto a sabato 25 in programma l´importante Festa islamica "del Sacrificio". Giornate di festeggiamenti e gioia che segnaliamo con piacere. Nella festa è incluso il consumo di carne di animali sacrificati per l´occasione: nostro appello ai concittadini musulmani perché seguano rigorosamente le regole di macellazione prescritte dal Corano in modo da non causare inutili sofferenze agli animali e ferire la sensibilità degli altri abitanti.
18-08-2018 17:15 - notizie locali
La Festa del Sacrificio è una delle piu´ grandi per i fedeli musulmani perché celebra la vicenda di Abramo, considerato padre del monoteismo dall´Islam.
Corano e Bibbia descrivono lo stesso episodio con l´unica differenza che in un caso il figlio da sacrificare si chiama Ismaele e nell´altro Isacco.
Corano e Bibbia descrivono lo stesso episodio con l´unica differenza che in un caso il figlio da sacrificare si chiama Ismaele e nell´altro Isacco.
Abramo riceve da Dio l´ordine di immolare il figlio ma proprio quando sta per eseguire il gesto viene fermato da Dio stesso che gli manda un montone da sacrificare al posto del ragazzo.
La Festa del Sacrificio (in arabo Eid al Adha ed in turco Qurban Bayram) segna la fine del digiuno e comprende una preghiera collettiva seguita da un sermone sulle questioni religiose e sui problemi sociali della comunità.
Le giornate si riempiono di eventi popolari e festeggiamenti che durano l´arco della settimana.
Il rito principale e´ comunque il sacrificio di un animale in ricordo della vicenda di Abramo; può essere una pecora, un montone, un agnello o un pollo e la carne va distribuita a tutti e in particolare ai poveri ed ai bisognosi.
Il rito pur molto sentito non è però obbligatorio per i fedeli musulmani.
Il problema della macellazione.
Fa eccezione la macellazione rituale praticata nelle feste religiose ebraiche ed islamiche in cui lo stordimento può non essere praticato.
In tali casi però è obbligatorio che l´uccisione avvenga in macelli autorizzati (non in residenze private).
Entrambe le religioni (ebraismo e islamismo) prescrivono inoltre che nella macellazione rituale l´animale non deve minimamente avvertire l´odore del sangue di altri esemplari e deve arrivare al momento della morte in perfetta serenità. In particolare gli animali in attesa di essere uccisi non devono assistere alle altre uccisioni.
Questo è un precetto obbligatorio del rituale che vuole che l´animale non muoia soffrendo e quindi contaminando col dolore la purezza del sacrificio stesso.
Per questo facciamo appello ai concittadini di fedi religiose che prevedono sacrifici rituali di animali di applicare col massimo rigore queste indicazioni.
Ci rivolgiamo in particolare agli islamici che si accingono a celebrare proprio la settimana prossima i giorni della importante Eil Ad Adha (Festa del Sacrificio).
Siamo convinti che le tradizioni religiose possono convivere in armonia con tutti gli abitanti se vengono rispettate le sensibilità di ciascuno.