24 Novembre 2024

Forte Sangallo

25-04-2018 16:36 - Nettuno
sito storico

Il Forte Sangallo sorge sul litorale del borgo marinaro di Nettuno.

Fu fatto costruire intorno al 1501-1503 da Papa Alessandro VI e dal figlio Cesare Borgia anch’egli figura di spicco dell’epoca, astuto stratega e abilissimo combattente, che rifiutò la porpora cardinalizia per diventare un condottiero dell’esercito del Vaticano e specialista nella progettazione di “fortificazioni alla moderna”.
Dopo la caduta dei Borgia, iniziata alla morte di Papa Alessandro VI, il Forte passò nelle mani dei loro nemici i Colonna, i quali ne furono proprietari fino al 1594 e sono opera di Pompeo Colonna tutti gli stemmi araldici del maschio scalpellati in marmo e in pietra, compreso il rilievo dello stemma dei Borgia, ben visibile sopra una porta nella parte destra del maschio.
Successivamente il Forte passò alla Camera Apostolica e, nel 1831, ai principi Borghese.
Durante gli anni del periodo fascista nel Forte si svolse l’incontro del 20 Luglio 1925 tra Italia e Jugoslavia, con Benito Mussolini, per la stipula della convenzione diretta a regolare le condizioni degli italiani in Dalmazia.
Negli anni ’30 il castello divenne proprietà del barone Fassini, che vi ospitò la regina Maria di Romania e la principessa Ilenia.

Il merito della costruzione è da attribuire ad Antonio da Sangallo il Vecchio, in quegli anni architetto di fiducia dei Borgia, anche se alcuni storici ipotizzano che l’ideatore sia stato Giovanni da Sangallo e la paternità sia da attribuire all’architetto militare Baccio Pontelli, esperto in fortificazioni.

Il Forte difendeva Nettuno, all’epoca considerata “granaio del Lazio”, dagli attacchi da mare.

Ha una forma quadrangolare; ai vertici bastioni con angoli smussati detti “orecchioni”; mura molto spesse senza merlature e un’alta scarpa e due ordini sovrapposti di postazioni di artiglieria coperte (troniere), nascoste nell’intersezione (gola) tra cortine e bastioni, secondo un modello innovativo dovuto proprio ai Sangallo.
Le mura hanno uno spessore di 5 metri costituito da un incastro di pietre arenarie, con rivestimento di laterizi, e in quello rivolto verso il porto si trova un imponente maschio.
Attorno al perimetro della struttura vi è un ampio fossato e a ciascuno degli angoli si erge l’orecchione, lungo cui erano presenti le postazioni militari di difesa e le troniere che garantivano il tiro di fiancheggiamento.
Una macchina difensiva quasi inespugnabile con la possibilità di tiri incrociati verso i nemici e con pareti stondate per dare migliore resistenza ai colpi d’arma da fuoco dei nemici. A completare il tutto un ponte levatoio protetto da una garitta unisce il forte, suddiviso su tre piani, al resto della città.


Oggi l’edificio, di proprietà comunale, ospita convegni, eventi culturali e mostre d’arte. Nei suoi ambienti trovano posto un “Museo dello Sbarco Alleato” ed un Antiquarium. Questo è a sua volta suddiviso in una sezione "Romana", in cui è conservato materiale archeologico, storico e artistico relativo a Nettuno, e in una sezione di "Paleontologia e Preistoria" che espone in chiave cronologica interessanti reperti delle origini più remote del territorio circostante.


Qui altre informazioni:




[fonte: sito della Regione Lazio "Dimore Storiche" con integrazioni e aggiornamenti a cura di Cittainsieme]


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