ANAGNI UNA CITTA’ DA VISITARE - Parte 2
01-04-2024 18:05 - uscite di una giornata
ANAGNI UNA CITTA’ DA VISITARE
Parte II - Gi edifici storici.
di Francesco Bonanni
Parte II - Gi edifici storici.
di Francesco Bonanni
Questa cittadina ha un sapore tipicamente medievale ed è anche un antichissimo insediamento della popolazione italica degli Ernici.
Anagni visse il suo periodo di massimo splendore tra il XII e XIII secolo quando venne eletta a residenza dei Pontefici.
Fu il luogo in cui si verificarono i più aspri contrasti tra il Papato e l'Impero. Ma fu anche teatro della feroce lotta tra due grandi Famiglie romane, quella dei Colonna e quella dei Caetani; lotta che culminò con l'episodio passato alla Storia come lo “Schiaffo di Anagni”.
Si tratta di un fatto avvenuto nel 1303 quando Giacomo Colonna, detto Sciarra per il suo animo litigioso, sostenuto dai mercenari del re di Francia Filippo IV il Bello comandati da Guglielmo di Nogaret, si recò ad Anagni dove risiedeva il papa Bonifacio VIII. Sciarra s'introdusse con la forza nel palazzo del Pontefice e dopo averlo lungamente insultato lo colpì con un violento schiaffone. Ma, grazie all'intervento dei cittadini di Anagni, fu sventato il proposito di Nogaret di rapire il papa e deportarlo in Francia, come gli aveva ordinato il suo sovrano.
Bonifacio, non sentendosi più sicuro nella sua città, tornò a Roma e si barricò nella Basilica di San Pietro ove morì il mese dopo. Secondo Giovanni Villani, Bonifacio morì di dolore per l'affronto subito; c'è invece chi sostiene, in modo più prosaico, che siano stati dei calcoli renali ad ucciderlo.
Uno schiaffo è un gesto breve, ma in questo caso le sue conseguenze furono sicuramente di lunghissima durata.
Parlando invece delle pregevoli opere d'arte di Anagni soffermiamoci un momento su alcune particolarmente importanti.
Sul lato di Porta Santa Maria, accesso all'antico Quartiere Caetani dove un tempo sorgeva l'Acropoli, si incontrano i più significativi edifici della città.
La splendida Cattedrale, con la sua imponente facciata, fu costruita tra il 1072 e il 1104 e costituisce uno dei più pregevoli esempi di arte Romanica dell'Italia Centrale. I rimaneggiamenti gotici effettuati nel Duecento sul poderoso campanile a base quadrata hanno contribuito ad accrescerne la bellezza.
L'interno è composto da tre navate divise da pilastri che poggiano su un pregiato pavimento a mosaico realizzato dai Maestri Cosmati. L'altare maggiore è sovrastato da un baldacchino a gabbia.
La sua cripta, definita la “Cappella Sistina del Medioevo”, è opera di Monaci Benedettini aderenti in parte alla tradizione bizantina e rappresenta uno dei più interessanti cicli pittorici del Duecento.
Proseguendo la passeggiata si trova, costruito da papa Gregorio XI, il Palazzo di Bonifacio VIII, edificio che nel 1265 passò ai Caetani. Al suo interno si visitano i ricchi saloni tra i quali quello dello “Scacchiere” ove avvenne lo storico Schiaffo.
Poco distante c'è il Palazzo Comunale, costruito nella prima metà del XII secolo su progetto dell'architetto Jacopo d'Iseo. Costui faceva parte di una delegazione lombarda giunta ad Anagni per chiedere l'aiuto del papa Adriano V contro l'imperatore Federico Barbarossa e l'idea di erigere un edificio da adibire ad attività civiche e politiche nacque negli Anagnini proprio dalla presenza in città degli ambasciatori lombardi.
L'architetto unificò edifici preesistenti mediante la costruzione di un grande porticato formato da arcate a tutto sesto. Su questo porticato fu realizzato un ampio salone: il Salone della Ragione, così denominato per essere sede del tribunale.
L'ambiente nel tempo ha subito vari cambiamenti: inizialmente era un unico salone ma in seguito fu tramezzato per ricavarne una cappella dedicata al protettore San Magno, mentre nel Cinquecento vi furono aggiunti pregevoli affreschi.
In alcune occasioni la sala fu adibita a teatro finché, nell'Ottocento, venne divisa in due ampi spazi, la Sala delle Lapidi e la Sala delle Ere.
Sulla facciata principale, situata in Piazza della Pace (già detta Piazza del Macello), si trovano gli Stemmi della città, quello della famiglia Caetani e la quattrocentesca Loggia del Banditore.
Il Palazzo fu residenza di papi, cardinali e governatori e, per soddisfare le esigenze di questi, ha subito nel tempo diverse trasformazioni.
L'interno è composto da tre navate divise da pilastri che poggiano su un pregiato pavimento a mosaico realizzato dai Maestri Cosmati. L'altare maggiore è sovrastato da un baldacchino a gabbia.
La sua cripta, definita la “Cappella Sistina del Medioevo”, è opera di Monaci Benedettini aderenti in parte alla tradizione bizantina e rappresenta uno dei più interessanti cicli pittorici del Duecento.
Proseguendo la passeggiata si trova, costruito da papa Gregorio XI, il Palazzo di Bonifacio VIII, edificio che nel 1265 passò ai Caetani. Al suo interno si visitano i ricchi saloni tra i quali quello dello “Scacchiere” ove avvenne lo storico Schiaffo.
Poco distante c'è il Palazzo Comunale, costruito nella prima metà del XII secolo su progetto dell'architetto Jacopo d'Iseo. Costui faceva parte di una delegazione lombarda giunta ad Anagni per chiedere l'aiuto del papa Adriano V contro l'imperatore Federico Barbarossa e l'idea di erigere un edificio da adibire ad attività civiche e politiche nacque negli Anagnini proprio dalla presenza in città degli ambasciatori lombardi.
L'architetto unificò edifici preesistenti mediante la costruzione di un grande porticato formato da arcate a tutto sesto. Su questo porticato fu realizzato un ampio salone: il Salone della Ragione, così denominato per essere sede del tribunale.
L'ambiente nel tempo ha subito vari cambiamenti: inizialmente era un unico salone ma in seguito fu tramezzato per ricavarne una cappella dedicata al protettore San Magno, mentre nel Cinquecento vi furono aggiunti pregevoli affreschi.
In alcune occasioni la sala fu adibita a teatro finché, nell'Ottocento, venne divisa in due ampi spazi, la Sala delle Lapidi e la Sala delle Ere.
Sulla facciata principale, situata in Piazza della Pace (già detta Piazza del Macello), si trovano gli Stemmi della città, quello della famiglia Caetani e la quattrocentesca Loggia del Banditore.
Il Palazzo fu residenza di papi, cardinali e governatori e, per soddisfare le esigenze di questi, ha subito nel tempo diverse trasformazioni.
Percorrendo via Vittorio Emanuele si arriva alla Casa Barnekow, una costruzione di impianto medievale le cui mura furono decorate dal pittore svedese Barnekow che vi abitò nell'Ottocento.
Secondo la tradizione in questa casa soggiornò per un breve tempo anche Dante Alighieri quando, nell'Anno Giubilare 1300, fu mandato da Firenze in ambasceria presso Bonifacio VIII.
Insomma di sicuro Anagni, con la sua storia secolare, rappresenta un riferimento importante dell'arte e della cultura del Medioevo italiano.
Secondo la tradizione in questa casa soggiornò per un breve tempo anche Dante Alighieri quando, nell'Anno Giubilare 1300, fu mandato da Firenze in ambasceria presso Bonifacio VIII.
Insomma di sicuro Anagni, con la sua storia secolare, rappresenta un riferimento importante dell'arte e della cultura del Medioevo italiano.
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leggi QUI la Parte I
Vieni ad Anagni con Cittainsieme domenica 21 aprile 2024 (ore 7.30-19). Quota: € 40 (+ pranzo €25).
Trasferimento in pullman, fermate: Lavinio (Collodi), Anzio (stazione), Nettuno (fontana).
PRE-Adesioni: inviare Nome e Numero telefonico a info@citta-insieme.it o con whatsapp al 333 603 0038
Trasferimento in pullman, fermate: Lavinio (Collodi), Anzio (stazione), Nettuno (fontana).
PRE-Adesioni: inviare Nome e Numero telefonico a info@citta-insieme.it o con whatsapp al 333 603 0038
Nei giorni precedenti la partenza ci sarà una conferenza preparatoria riservata ai partecipanti.