Anzio. Riaprono la spiaggia della Villa Imperiale e il piazzale sopra le Grotte di Nerone.
15-06-2024 08:17 - notizie locali
Con un'ordinanza a effetto immediato il Comune di Anzio modifica quella di marzo con cui si chiudeva tutta l’area archeologica.
the end
Di conseguenza:
- Riapre al pubblico piazzale Caduti di Nassirya (statua di Nerone) e la lunga spiaggia libera antistante la Villa Imperiale.
- Riapre lo stabilimento Fanciulla d’Anzio (quello sotto il Faro) a condizione che installi una rete di protezione da eventuali detriti del costone retrostante.
- Rimane vietatissimo l’Arco Muto sia a terra che nelle acque prospicienti.
Viene dato ordine immediato di ripulire il piazzale dai rifiuti.
- Riapre al pubblico piazzale Caduti di Nassirya (statua di Nerone) e la lunga spiaggia libera antistante la Villa Imperiale.
- Riapre lo stabilimento Fanciulla d’Anzio (quello sotto il Faro) a condizione che installi una rete di protezione da eventuali detriti del costone retrostante.
- Rimane vietatissimo l’Arco Muto sia a terra che nelle acque prospicienti.
Viene dato ordine immediato di ripulire il piazzale dai rifiuti.
Questo importante passo mette fine quello che era parso fin dall'inizio un grosso equivoco.
La vicenda è nata a dicembre 2023 quando ha cominciato a circolare sui social la foto di una spaccatura prodottasi all'estremità del promontorio detto Arco Muto. L'allarme si era diffuso, giustamente, perché quel luogo è abitualmente frequentato da incoscienti che ignorano i divieti di accesso alla rupe e al tunnel (l'arco appunto) che lo attraversa da parte a parte.
Ora questo tunnel continua ad essere scambiato, da chi non conosce il posto, con le "Grotte di Nerone" le quali sono invece quelle cavità di età romana sulle quali poggia il belvedere con la statua di Nerone ed il retrostante giardino chiamato Piazzale Caduti di Nassirya. Insomma un luogo a ben 500 metri di distanza dalla zona pericolante, all'estremità opposta della lunga spiaggia libera.
L'equivoco sul nome deve aver indotto chi ha fatto i primi rilevamenti a scrivere nella relazione tecnica che le Grotte erano a rischio crollo e si sa come vanno le cose in burocrazia: ti arriva una relazione firmata, noti un errore (o non lo noti, ma tanto è lo stesso) e svolgi il tuo bravo compito ricopiando la relazione e a tua volta trasmettendola più su senza osare metterla in discussione. Sarebbero solo grane.
E così di gradino in gradino l'autorità suprema ordina, vieta, intima e diffida. La spiaggia intera della Villa Imperiale va chiusa. Anzi, va recintata. Con possibilità di scavalco libero, aggiungiamo noi, visto che non ci sono forze di polizia sufficienti a far rispettare il divieto.
Ecco allora spuntare decine di foto della spiaggia superaffollata, di transenne semidivelte. E di cumuli di rifiuti sotto lo sguardo del buon Nerone.
Speriamo di esserne usciti.
Qui sotto, un riassuntino di come ci siamo entrati.
19/12/2023
distacco parziale di un costone di roccia dell’Arco Muto; il Comune interdice l’area interessata con paletti e cartelli;
20/12/2023 e 6/2/2024
Due sopralluoghi della Sovrintendenza Archeologica Roma che raccomanda al Comune di interdire l’accesso alla fascia costiera antistante la Villa di Nerone e di effettuare puntellamenti interni alle Grotte di Nerone (che sorreggono la sovrastante Piazza dei caduti di Nassirya) e di chiuderle con cancellate.
28/03/2024
il Comune interdice l’accesso a tutta la fascia costiera antistante la Villa Imperiale, da Piazzale Caduti di Nassirya all’Arco Muto e si attiva per far valutare lo stato di conservazione delle suddette grotte e scongiurare crolli della piazza sovrastante; viene incaricata la ditta Giano Restauri (Roma).
2/5/24 e 10/5/24
la ditta esegue due sopralluoghi insieme al prof. Jaja, Direttore Scientifico di tali aree archeologiche; la ditta propone un’indagine (georadar e termografie, saggi a mano, rilievi con Laser Scanner) sulla stabilità strutturale delle aree al costo di € 26.500 + iva.
Il Comune approva la spesa.
La Ditta Giano Restauri relaziona che:
non sussistono evidenze di dissesto né pericolo di crollo ed è quindi superfluo mantenere l’interdizione del Piazzale Caduti di Nassirya e delle sottostanti Grotte di Nerone che possono essere riaperti al pubblico.
distacco parziale di un costone di roccia dell’Arco Muto; il Comune interdice l’area interessata con paletti e cartelli;
20/12/2023 e 6/2/2024
Due sopralluoghi della Sovrintendenza Archeologica Roma che raccomanda al Comune di interdire l’accesso alla fascia costiera antistante la Villa di Nerone e di effettuare puntellamenti interni alle Grotte di Nerone (che sorreggono la sovrastante Piazza dei caduti di Nassirya) e di chiuderle con cancellate.
28/03/2024
il Comune interdice l’accesso a tutta la fascia costiera antistante la Villa Imperiale, da Piazzale Caduti di Nassirya all’Arco Muto e si attiva per far valutare lo stato di conservazione delle suddette grotte e scongiurare crolli della piazza sovrastante; viene incaricata la ditta Giano Restauri (Roma).
2/5/24 e 10/5/24
la ditta esegue due sopralluoghi insieme al prof. Jaja, Direttore Scientifico di tali aree archeologiche; la ditta propone un’indagine (georadar e termografie, saggi a mano, rilievi con Laser Scanner) sulla stabilità strutturale delle aree al costo di € 26.500 + iva.
Il Comune approva la spesa.
La Ditta Giano Restauri relaziona che:
non sussistono evidenze di dissesto né pericolo di crollo ed è quindi superfluo mantenere l’interdizione del Piazzale Caduti di Nassirya e delle sottostanti Grotte di Nerone che possono essere riaperti al pubblico.
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