Elezioni Anzio e Nettuno. Curiosando fra i risultati.
23-11-2024 18:33 - notizie locali
Al di là dell'esito ufficiale delle votazioni per eleggere sindaci e consiglieri delle due città vogliamo aggirarci fra i tanti numeretti usciti fuori dalla fase elettorale. Sono indicatori che fanno luce sui comportamenti degli elettori (e, a pensarci bene, anche di chi non ha votato).
Nessuna pretesa di fare sociologia da dilettanti ma solo qualche spunto di riflessione. Visto mai che ne esce qualcosa di interessante?
Premessa: stiamo scrivendo queste considerazioni PRIMA del ballottaggio. Questo perché non ci interessa tanto il risultato finale quanto osservare come si è mosso l'elettorato nella prima votazione, quando cioè esperti e debuttanti sono teoricamente partiti tutti alla pari e noi non eravamo condizionati dall'obbligo di scegliere solo fra i due candidati che hanno superato il primo turno.
VOTI DI LISTA e VOTI AL SINDACO (figure 1 e 2)
Si poteva mettere una croce solo sul nome sindaco o solo sul nome lista o su entrambi.
Votando una lista si poteva segnarne solo il nome e, non obbligatoriamente, scrivere anche il nome di uno o due dei candidati in essa contenuti.
Era possibile infine scegliere una lista ma votare un sindaco di un altro schieramento. Questo spiega le differenze fra i numeri totalizzati dal sindaco e quelli di chi lo sosteneva. In un caso (vedi Pucillo ad Anzio) ciò si è manifestato addirittura con una differenza negativa di 8 punti, verosimilmente proprio perché non tutti quelli che hanno votato la sua lista gli hanno anche dato il voto come sindaco.
USO DELLE PREFERENZE
Questa tabella mostra quanto è stata sfruttata dall'elettore la possibilità di scegliere i consiglieri.
Il valore può andare da 0 a 100. Il 100% indicherebbe che tutti quelli che hanno scelto una lista hanno anche scritto due nomi; lo 0% direbbe che nessuno di quelli che hanno votato una lista ha indicato un nome.
Si poteva mettere una croce solo sul nome sindaco o solo sul nome lista o su entrambi.
Votando una lista si poteva segnarne solo il nome e, non obbligatoriamente, scrivere anche il nome di uno o due dei candidati in essa contenuti.
Era possibile infine scegliere una lista ma votare un sindaco di un altro schieramento. Questo spiega le differenze fra i numeri totalizzati dal sindaco e quelli di chi lo sosteneva. In un caso (vedi Pucillo ad Anzio) ciò si è manifestato addirittura con una differenza negativa di 8 punti, verosimilmente proprio perché non tutti quelli che hanno votato la sua lista gli hanno anche dato il voto come sindaco.
USO DELLE PREFERENZE
Questa tabella mostra quanto è stata sfruttata dall'elettore la possibilità di scegliere i consiglieri.
Il valore può andare da 0 a 100. Il 100% indicherebbe che tutti quelli che hanno scelto una lista hanno anche scritto due nomi; lo 0% direbbe che nessuno di quelli che hanno votato una lista ha indicato un nome.
L'analisi restituisce un valore medio di 55% e questo signfica che chi ha espresso preferenze ha indicato prevalentemente un solo nome anziché i due disponibili.
Ad Anzio l'indicazione della preferenza è stata più utilizzata dagli elettori di Bertollini e Di Dionisio e meno da quelli di Giannino e Lo Fazio.
A Nettuno l'indicazione della preferenza è stata più utilizzata dagli elettori di Burrini e meno da quelli di Rizzo.
PRESENZA FEMMINILE TRA LE CANDIDATURE (figura 3)
Ad Anzio le donne candidate erano il 45% del totale. A Nettuno il 50%.
Fra i candidati a sindaco c'era una donna ad Anzio e una a Nettuno.
Le liste con più donne candidate erano ad Anzio quella del M5S e quella "Lo Fazio sindaco" ognuna con 12 donne, a Nettuno quella del PD con 15.
Ad Anzio la lista con meno donne in percentuale era "Rifondazione comunista" col 36% e quella con più donne la "Lega per Salvini" con il 61%.
A Nettuno quella con meno donne in percentuale era "Patto per Nettuno" col 41% e quella con più donne il Partito democratico con il 63%.
PRESENZA FEMMINILE TRA I VOTATI A CONSIGLIERE (figure 4 e 5)
Dei primi tre più votati di ogni lista circa il 40% era donna, sia ad Anzio che a Nettuno.
Dei primi tre più votati in assoluto ad Anzio era donna uno su tre, a Nettuno nessuno.
Considerando il candidato più votato di ciascuna delle 26 liste (totale Anzio e Nettuno) è risultato essere donna un candidato su quattro (25%).
Complessivamente ad Anzio e Nettuno il primo classificato di ogni lista è donna in 7 casi e uomo in 19.
Ad Anzio l'indicazione della preferenza è stata più utilizzata dagli elettori di Bertollini e Di Dionisio e meno da quelli di Giannino e Lo Fazio.
A Nettuno l'indicazione della preferenza è stata più utilizzata dagli elettori di Burrini e meno da quelli di Rizzo.
PRESENZA FEMMINILE TRA LE CANDIDATURE (figura 3)
Ad Anzio le donne candidate erano il 45% del totale. A Nettuno il 50%.
Fra i candidati a sindaco c'era una donna ad Anzio e una a Nettuno.
Le liste con più donne candidate erano ad Anzio quella del M5S e quella "Lo Fazio sindaco" ognuna con 12 donne, a Nettuno quella del PD con 15.
Ad Anzio la lista con meno donne in percentuale era "Rifondazione comunista" col 36% e quella con più donne la "Lega per Salvini" con il 61%.
A Nettuno quella con meno donne in percentuale era "Patto per Nettuno" col 41% e quella con più donne il Partito democratico con il 63%.
PRESENZA FEMMINILE TRA I VOTATI A CONSIGLIERE (figure 4 e 5)
Dei primi tre più votati di ogni lista circa il 40% era donna, sia ad Anzio che a Nettuno.
Dei primi tre più votati in assoluto ad Anzio era donna uno su tre, a Nettuno nessuno.
Considerando il candidato più votato di ciascuna delle 26 liste (totale Anzio e Nettuno) è risultato essere donna un candidato su quattro (25%).
Complessivamente ad Anzio e Nettuno il primo classificato di ogni lista è donna in 7 casi e uomo in 19.
(elaborazione di Cittainsieme su dati dei siti comunali)