"Emilia Perez", film recensione.
30-01-2025 07:53 - spettacolo
Dopo una lunga serie di film esteticamente esemplari ma con scarsa anima, ecco un film, forse meno estetico, ma dotato di grande anima. Un film tostissimo, un noir musicale, e non è un caso che il regista sia francese, sapendo che nei noir i francesi sono imbattibili. Chi non ricorda i bellissimi noir con Jean Gabin, Lino Ventura e Alain Delon?
Qui siamo in America Latina, Messico per l'esattezza, ma l'impianto è quello.
Tratto dal romanzo Écoute, dello scrittore Boris Razon, il film narra le gesta non molto onorevoli di Manitas Del Monte, un narcotrafficante di pochi scrupoli, il quale si rivolge a Rita (Zoe Saldana), un avvocato che deve accontentarsi di risolvere casi controversi per vivere, promettendole una vagonata di soldi se lo aiuterà a cambiare identità e sesso, essendo costretto a sparire dalla circolazione per un po' di tempo, ricercato dalla Polizia, dalla giustizia e dai suoi accoliti malviventi.
La nostra ha un momento di stupore e perplessità, dovuto al discutibile metodo che il criminale adotta per persuaderla ad aiutarlo (la rapisce!), ma subito dopo si mette al lavoro: trova il medico, l'ospedale giusto per l'operazione, tutto va al meglio e lei diventa ricca. Lui diventa una lei, battezzandosi col nome di Emilia Pérez (Karla Sofia Gascon) e, oltre al sesso, muta anche la sua vita nella quale cerca di redimersi dai suoi reati, fondando con Rita un'associazione per aiutare le vittime delle sue nefandezze. Poi accade qualcosa che sconvolge l'equilibrio faticosamente raggiunto.
Gli elementi del noir ci sono tutti: figure ambigue, losche e corrotte, sequenze forti, dramma, finale non scontato, sceneggiatura robusta e tematica coi fiocchi, assai attuale, che non si ferma al lato tecnico/medico del mero cambio di genere (peraltro raccontato in musica), ma scende in profondità nel carattere dei personaggi, tratteggiandone la psicologia a meraviglia, rendendoli, cosi, difficilmente dimenticabili.
A ciò vanno aggiunti gli elementi del cinema con la C: ritmo serrato, bei dialoghi, belle canzoni, bei balli, sentimento senza leziosaggini e ottime performance recitative. Karla Sofia Gascòn e Zoe Saldaña meritano la statuetta e Selena Gomez è un'intensa ex moglie di Manitas.
Dalla sua uscita, nel suo lungo percorso, il film ha raccolto un numero imprecisato di premi ovunque ne venga assegnato qualcuno, e con queste credenziali ci auguriamo che il 2 marzo 2025, al Dolby Theater di Los Angeles, porti a casa un bel po' di statuette. Le merita! Intanto, ha raccolto 13 nomination che non sono bruscolini!
[Paola Leoncini / gennaio 2025]
Titolo: EMILIA PÉREZ
Regia: Jacques Audiard
Sceneggiatura: J. Audiard, dal romanzo Écoute, di Boris Razon
Interpreti: Karla Sofia Gascòn, Zoe Saldana, Selena Gomez
Genere: noir musicale
Durata: 2 ore e 12 m.
Anno: 2024
Produzione: Why not Prod, Jacques Audiard
Regia: Jacques Audiard
Sceneggiatura: J. Audiard, dal romanzo Écoute, di Boris Razon
Interpreti: Karla Sofia Gascòn, Zoe Saldana, Selena Gomez
Genere: noir musicale
Durata: 2 ore e 12 m.
Anno: 2024
Produzione: Why not Prod, Jacques Audiard