Festa per i 100 anni del sindaco Cecchini.
12-02-2023 20:54 - notizie locali
Arrigo Cecchini ha presentato venerdì 10 febbraio 2023 il suo nuovo libro su Anzio (“Un affascinante viaggio nel passato di Anzio”). Lo ha fatto festeggiando i suoi cento anni di età in un evento che si è svolto nella sala consiliare del comune di cui è stato sindaco e che gli deve gratitudine, fra le tante altre ragioni, per aver promosso uno dei gemellaggi più robusti della storia locale, quello con Bad Pyrmont. A celebrarlo è stato proiettato un affettuoso videomessaggio di auguri inviato dal sindaco di quella cittadina tedesca.
Il libro ripercorre la lunga storia del territorio anziate, dai primi insediamenti umani di Cavallo Morto e di Colle Rotondo, risalenti alla più remota preistoria, agli eventi della Seconda Guerra Mondiale che segnò qui alcune delle sue fasi più cruciali. Non mancano riferimenti a persone che hanno contribuito a ricostruire il percorso di questa lunga vicenda storica. Per citarne una fra tutte, la solida e speciale figura di Gino Bortolami, uno dei primi residenti della zona rurale della Sacida che, con la sua spiccata cadenza veneta della natìa Monselice, ha elargito agli studiosi, e tutt’ora elargisce a chi come noi ha la fortuna di frequentarlo, una vivissima testimonianza dei ritrovamenti archeologici che ha operato nel corso di tutta la sua vita.
L’affollata sala comunale si è aperta infine ad un applauso caloroso quando il festeggiato ha spento le candeline per poi dedicarsi a firmare le copie del volume. Nella foto la nostra copia su cui appare, leggero ma distinto, un semplice, graditissimo “Arrigo”.
Il libro ripercorre la lunga storia del territorio anziate, dai primi insediamenti umani di Cavallo Morto e di Colle Rotondo, risalenti alla più remota preistoria, agli eventi della Seconda Guerra Mondiale che segnò qui alcune delle sue fasi più cruciali. Non mancano riferimenti a persone che hanno contribuito a ricostruire il percorso di questa lunga vicenda storica. Per citarne una fra tutte, la solida e speciale figura di Gino Bortolami, uno dei primi residenti della zona rurale della Sacida che, con la sua spiccata cadenza veneta della natìa Monselice, ha elargito agli studiosi, e tutt’ora elargisce a chi come noi ha la fortuna di frequentarlo, una vivissima testimonianza dei ritrovamenti archeologici che ha operato nel corso di tutta la sua vita.
L’affollata sala comunale si è aperta infine ad un applauso caloroso quando il festeggiato ha spento le candeline per poi dedicarsi a firmare le copie del volume. Nella foto la nostra copia su cui appare, leggero ma distinto, un semplice, graditissimo “Arrigo”.