Nettuno. A restauro finito ecco chi andrà nella “ex Divina Provvidenza”.
31-03-2025 07:13 - notizie locali
Nettuno 31/3/25. In vista del completamento dei lavori di restauro la Giunta comunale ha deciso, nella riunione del 28 marzo scorso, come saranno utilizzati in linea di massima gli spazi dell’edificio “ex Divina Provvidenza”.
Il provvedimento è stato sollecitato dall'area Lavori Pubblici del comune in modo da poter indirizzare gli ultimi interventi, ad esempio prese elettriche, punti luce ecc., in funzione delle future specifiche necessità.
Gli ambienti saranno adibiti come segue:
- - il primo piano, il secondo e il sottotetto saranno ciascuno assegnati per metà alla scuola Apicio Colonna Gatti e per metà al comune stesso;
- - il piano terra andrà per circa metà (1110 mq) ancora alla scuola mentre sul lato opposto la parrocchia di s.Barbara otterrà 300 mq e il Centro anziani 130 mq. I restanti 780 mq saranno nella disponibilità del comune.
- - il primo piano, il secondo e il sottotetto saranno ciascuno assegnati per metà alla scuola Apicio Colonna Gatti e per metà al comune stesso;
- - il piano terra andrà per circa metà (1110 mq) ancora alla scuola mentre sul lato opposto la parrocchia di s.Barbara otterrà 300 mq e il Centro anziani 130 mq. I restanti 780 mq saranno nella disponibilità del comune.
- - Il cortile resterà di esclusiva pertinenza della scuola.
Nel verbale della Giunta si fa anche riferimento all'utilizzo degli spazi per eventuali iniziative temporanee proposte dalle associazioni, ma non viene data alcuna indicazione più precisa. In mancanza di ciò non ci resta che confidare nella lungimiranza dei tecnici comunali che progettino anche per questo settore una impiantistica versatile, cioè tale da agevolare lo svolgimento delle attività (sala conferenze, condizionamento, schermo per proiezioni, pareti attrezzate per esposizioni, punti luce, oscurabilità degli ambienti, impianto diffusione sonora, rete wifi, ecc.).
L'installazione di un ascensore non abbiamo neppure il coraggio di accennarla, crediamo che basti l'esperienza di quello del Forte Sangallo a fare da monito.