Pur essendo impiegate sostanze a basso impatto ambientale viene raccomandato di non esporsi ad esse e in particolare dalla sera di venerdì 29 alle 5 del mattino seguente:
- tenere le finestre chiuse;
- tenere gli animali domestici e le loro ciotole in casa;
- togliere panni stesi;
- coprire i giochi dei bambini;
- non parcheggiare l'auto sopra le griglie dei tombini per non ostacolare il trattamento;
- evitare di sostare nelle zone oggetto di intervento.
- non annaffiare nelle 24 ore successive all’intervento (disattivare gli irrigatori automatici).
I prodotti utilizzati potrebbero provocare irritazioni su pelle e mucose di persone sensibili.
Per informazioni contattare il numero 351 8148586
SCHEDA
La Dengue è una malattia trasmessa proprio dalle zanzare che pungendo possono inoculare il virus preso da una persona già malata.
Qui sotto riportiamo alcuni cenni descrittivi tratti dal sito della Regione Lazio.
"Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, periodo durante il quale la zanzara può assumerlo e trasmetterlo ad altri.
La dengue è conosciuta da oltre due secoli e circola soprattutto nelle aree tropicali. Il cambiamento climatico ne sta favorendo la diffusione anche altrove.
Sintomi.
La malattia dà luogo a febbre, anche molto alta, nell’arco di 5-6 giorni dalla puntura della zanzara. Inoltre provoca mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che appaiono su tutto il corpo dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre.
Tali sintomi sono spesso assenti nei bambini.
La diagnosi è normalmente effettuata in base ai sintomi, ma può essere più accurata con la ricerca del virus o di anticorpi specifici in campioni di sangue.
Cure.
Non esiste un trattamento specifico per la dengue ma nella maggior parte dei casi si guarisce in due settimane. La cura consiste in riposo assoluto, farmaci per abbassare la febbre e il bere molti liquidi per combattere la disidratazione. In qualche caso stanchezza e depressione permangono per settimane dopo la guarigione.
In alcuni casi la malattia può evolvere in febbre emorragica, soprattutto nei casi di reinfezione con un secondo ceppo differente dal primo. Infatti l’aver contratto la dengue protegge la persona solo contro lo specifico virus che l’ha causata ma non contro gli altri tipi virali.
Prevenzione.
La misura preventiva più efficace consiste nell’evitare di essere punti dalle zanzare vettori del virus. SI tratta soprattutto della Aedes Aegypti che è una specie di zanzara diurna, ma sembra che anche la Tigre sia coinvolta. Raccomandato quindi l’uso di repellenti, di pantaloni lunghi e maniche lunghe, zanzariere e tende. Specie la mattina presto e al tramonto, quando le zanzare sono più attive.
Eliminare i ristagni d’acqua che fungono da focolai per le larve."