Giornata impegnativa per le gambe dei partecipanti ma prodiga di soddisfazione per gli occhi.
Tre guide si sono avvicendate per raccontarci secoli di storia: da Nerone che addomesticò il fiume Aniene ricavandone ben tre laghi artificiali a quello studentello di nome Benedetto che ritiratosi per tre anni in una grotta dei monti Simbruini ne uscì per fondare monasteri di lavoro e di preghiera lungo il suo cammino fino a costruire sulla vetta di Montecassino quello da cui nacquero le basi della comune cultura europea.
I luoghi trasudano storia. Sali fra le case in pietra e costeggi il palazzo in cui stette Torquemada. Arrivi alla camera nuziale nella Rocca e scopri che quassù nacque Lucrezia Borgia. Passi fra i chiostri e ti dicono che qui fu realizzato il primo libro a stampa d’Italia. Ti avvicini alla spelonca in cui Benedetto aveva dimorato diciassettenne e apprendi che un altro pazzo di nome Francesco sarebbe venuto qui 700 anni dopo ad omaggiare la figura di quell’anticipatore appena pochi mesi prima di ricevere le stimmate. E poi le vicende e i conflitti nobiliari, il dominio dei Colonna, le impronte di potenza regolarmente lasciate qui dai papi. E infine, perché no, apprendere di essere nel paese in cui è nata, ed è sepolta, Gina Lollobrigida, l’attrice che catturò negli anni ’50 il cuore degli italiani col film Pane, amore e fantasia.
Lasci Subiaco al tramonto quando la caligine sul profilo delle valli in lontananza riporta a terra i vapori levatisi al mattino dai boschi coi primi raggi del sole ottobrino. Più in là, all’orizzonte, c’è Roma, ancora oggi dissetata dagli acquedotti che qui attingono le acque più buone.