Si estende l'esenzione IMU prima casa: cancellata una clausola perché incostituzionale.
04-11-2024 18:12 - norme, leggi e documentazione
Con una sentenza del 2022 (la n. 209) la Corte Costituzionale ha modificato una regola dell’IMU per l’abitazione principale.
La decisione è nata da un ricorso fatto da due coniugi residenti in comuni diversi: il comune del primo coniuge non aveva riconosciuto l’esenzione dell’IMU quale prima casa perché la “famiglia non era interamente abitante nel comune stesso” come invece impone la legge.
La questione era stata portata alla Corte Costituzionale per capire se la norma fosse valida o no.
La CC ha deciso che la norma NON È COERENTE con la Costituzione perché è discriminatoria: fra residenti nello stesso comune e residenti in comuni diversi, fra le coppie sposate o unite civilmente e le coppie di fatto, fra coppie e singoli, ecc.
La decisione è nata da un ricorso fatto da due coniugi residenti in comuni diversi: il comune del primo coniuge non aveva riconosciuto l’esenzione dell’IMU quale prima casa perché la “famiglia non era interamente abitante nel comune stesso” come invece impone la legge.
La questione era stata portata alla Corte Costituzionale per capire se la norma fosse valida o no.
La CC ha deciso che la norma NON È COERENTE con la Costituzione perché è discriminatoria: fra residenti nello stesso comune e residenti in comuni diversi, fra le coppie sposate o unite civilmente e le coppie di fatto, fra coppie e singoli, ecc.
Ha quindi stabilito che quel punto della legge sull’IMU del 2011 non è valido. È intervenuta anche sulla successiva legge del 2019 che va corretta tagliandola come segue:
«per abitazione principale si intende l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessoree i componenti del suo nucleo familiare dimorano dimora abitualmente e risiedono risiede anagraficamente»
In pratica non si deve per forza risiedere tutti nella stessa casa per avere l’esenzione IMU prima casa.
Poiché la sentenza ha valore retroattivo i comuni si aspettano molti ricorsi da cittadini che chiederanno il rimborso per l'IMU pagata e non dovuta.
«per abitazione principale si intende l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore
In pratica non si deve per forza risiedere tutti nella stessa casa per avere l’esenzione IMU prima casa.
Poiché la sentenza ha valore retroattivo i comuni si aspettano molti ricorsi da cittadini che chiederanno il rimborso per l'IMU pagata e non dovuta.
Non tutti i ricorsi saranno fondati e perciò andranno esaminati caso per caso con un prevedibile impegnativo lavoro di contenzioso.
Per questo il comune di Anzio ha deciso di incaricare un avvocato esperto in tributi (avv. R.Fiorentini) per difendere il Comune nei vari casi che andranno davanti alla Corte di Giustizia Tributaria. L’avvocato incasserà un onorario proporzionale all’ammontare del singolo caso trattato; il compenso andrà da 250 euro per i casi fino a 25mila euro di IMU a 1000 euro in quelli oltre 500mila euro.
Per pagare l’onorario il Comune ha quindi cautelativamente accantonato 20.000 euro.
[fonte Albo Pretorio del Comune di Anzio- 31/10/2024]
Per questo il comune di Anzio ha deciso di incaricare un avvocato esperto in tributi (avv. R.Fiorentini) per difendere il Comune nei vari casi che andranno davanti alla Corte di Giustizia Tributaria. L’avvocato incasserà un onorario proporzionale all’ammontare del singolo caso trattato; il compenso andrà da 250 euro per i casi fino a 25mila euro di IMU a 1000 euro in quelli oltre 500mila euro.
Per pagare l’onorario il Comune ha quindi cautelativamente accantonato 20.000 euro.
[fonte Albo Pretorio del Comune di Anzio- 31/10/2024]
APPROFONDIMENTO
Dal punto di vista pratico, quindi, ai fini IMU dovrà essere riconosciuta l'esenzione a entrambi i coniugi che abbiano residenze in abitazioni differenti, sia se situate nello stesso comune che in comuni diversi.
La Corte Costituzionale ha infatti commentato così la sua decisione:
La Corte Costituzionale ha infatti commentato così la sua decisione:
“In un contesto come quello attuale, caratterizzato dall’aumento della mobilità nel mercato del lavoro, dallo sviluppo dei sistemi di trasporto e tecnologici, dall’evoluzione dei costumi, è sempre meno rara l’ipotesi che persone unite in matrimonio o unione civile concordino di vivere in luoghi diversi, ricongiungendosi periodicamente, ad esempio nel fine settimana, rimanendo nell’ambito di una comunione materiale e spirituale.”
MA ATTENZIONE ! SEMPRE A CONDIZIONE CHE NELL'ABITAZIONE..
...la persona non solo vi abbia stabilito la residenza, ma che effettivamente la usi come dimora abituale. Che è l'importante differenza tra Prima casa ed Abitazione principale che bisogna considerare quando parliamo di tasse.