10 Gennaio 2025
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Un poetico omaggio ai 125 anni di vita della banca nettunese.

26-11-2024 13:01 - storia

Alla Cassa Rurale di Nettuno.
di Giacomo Antognarelli / 2024


Spesso e volentieri qui a Nettuno dopo ave’ lavorato un anno intero
si non c'era l'aiuto de quarcuno, come pote’ campà era un mistero.

Quanno co’ li raccorti andati a male e le stagioni con le vigne disastrate
la miseria regnava generale, parecchie le famiglie disperate.

Davanti a questo fatto contingente che spesso e volentieri se creava
bisognava aiutà la pora gente che tanto onestamente faticava.

E fu così che Temistocle Signori un giorno chiese aiuto al Padre Eterno:
insieme a facoltosi agricoltori studiò la cosa pe’ sfangà l'inverno.

Pe’ tirà su le sorti a sto paese ognuno con impegno personale
andava a coprì le proprie spese con un Mutuo soccorso stagionale.

Dietro la chiesa, sotto ar campanile, in una stanza a via de San Giovanni
venne creata la Cassa Rurale. E so’ 125 anni!

È chiaro che quest'opera de bene sia fatta senza lucro de nessuno.
È una delle poche cose bone che danno orgoglio ar nome de Nettuno.


La poesia è ascoltabile dalla viva voce dell’Autore andando a questo indirizzo internet o semplicemente cliccandoci sopra: https://bit.ly/4fVW1z6



LA STORIA.

Con atto del 23 agosto 1899, a rogito del dott. Luigi De Luca notaio in Nettuno, viene costituita una Società Cooperativa denominata Cassa Rurale di Nettuno di depositi e prestiti “S.Isidoro Agricola”.
La Società nacque con lo scopo di migliorare la condizione morale e materiale dei soci, fornendo loro denaro nei modi determinati dallo statuto.
Furono nominati membri del Consiglio di Presidenza: Don Temistocle Signori (Presidente), Don Benedetto Brovelli Soffredini (Vice Presidente), Lorenzo Ottolini, Antonio Del Monte e Don Giuseppe Genesi (consiglieri).
Nello scopo della Società fu sancita l’esclusione di qualunque fine politico.
La Cassa rurale verrà in seguito rinominata “Banca di Credito Cooperativo di Nettuno”

Temistocle Signori, nato a Nettuno nel 1856, fu arciprete parroco della Collegiata di S. Giovanni e uomo erudito nelle lettere classiche, oratore di grido e poeta.
Chiamò nel 1884 i Padri Passionisti a Nettuno per affidar loro il Santuario (ex Chiesina dell'Annunziata) riservandosi il diritto di organizzare e dirigere le processioni annuali di maggio dedicate alla "Nostra Signora delle Grazie." Nel 1899 fondò con altri la Cassa Rurale “S.Isidoro Agricola”. Resse il Capitolo dal 1882 al 1919. Morì nel 1946.



(fonti: 100libripernettuno.it , bccnettuno.it e Cittainsieme)








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